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  • Immagine del redattoredott.ssa Noemi Taddio

Come trovare il giusto terapeuta

Aggiornamento: 19 dic 2021

Trovare il giusto terapeuta è molto importante. Ma come faccio davvero a valutare se il professionista a cui mi sono rivolto è giusto per me? E quali dettagli devo prendere in considerazione per scegliere?


Nel precedente articolo abbiamo spiegato la differenza tra vai professionisti "psi": psicologo, psicoterapeuta e psichiatra. https://noemitaddio.wixsite.com/mindlab/post/psico-advisor-cosa-fa-lo-psicologo-e-come-sceglierlo


In questo articolo vogliamo invece andare a individuare alcuni suggerimenti che possono aiutarci a capire come scegliere il terapeuta giusto.


"Ognuno di noi ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l'incanto negli occhi, la legga e gliela racconti." (P. Neruda)

9 aspetti fondamentali per scegliere il terapeuta giusto


1 – Il Terapeuta deve aver effettuato TUTTO il percorso di formazione necessario (laurea e iscrizione all’Ordine degli Psicologi).

Come abbiamo visto nel precedente articolo, il percorso per diventare psicologi è ben definito. Chiunque non abbia svolto i passaggi formativi necessari per accedere a questa professione, NON PUO' svolgere il lavoro di psicologo né definirsi tale. Se vuoi verificare che lo psicologo al quale ti sei rivolto sia abilitato all’esercizio della professione puoi verificarlo cercando il suo nominativo direttamente sul sito dell'Ordine degli Psicologi della Regione di appartenenza (per il Piemonte: https://www.ordinepsicologi.piemonte.it/ordine/albo) o domandando che ti mostri l'attestato e il numero di iscrizione (qualora non l'abbia esposto in studio).


2 - Dovete sentirvi a vostro agio...ma non troppo!

Sembrerà assurdo detto così, ma continuate la lettura per capire questo bizzarro motivo!

La terapia psicologica deve sicuramente permettervi di aprirvi e di parlare sinceramente dei vostri problemi, tuttavia bisogna tener presente che affrontando e condividendo emozioni, pensieri, comportamenti negativi e disfunzionali, spesso il terapeuta sembra portarvi ancora più sofferenza o quantomeno "non servire a niente". Per valutare se il disagio che provate sia dovuto proprio dal terapeuta e non dalla fatica di affrontare le vostre difficoltà si può tener presente questa indicazione: "se il terapeuta vi sembra affidabile, se non sentite alcuna forma di critica e/o di giudizio nei vostri confronti, vuol dire che è un buon professionista".


3 - Deve essere una persona chiara e competente

L'Articolo 24 del Codice Deontologico degli Psicologi afferma che: "Lo psicologo, nella fase iniziale del rapporto professionale, fornisce all’individuo, al gruppo, all’istituzione o alla

comunità, siano essi utenti o committenti, informazioni adeguate e comprensibili circa le sue prestazioni, le finalità e le modalità delle stesse, nonché circa il grado e i limiti giuridici della riservatezza. Pertanto, opera in modo che chi ne ha diritto possa esprimere un consenso informato." Lo psicologo, nel corso delle prime sedute, comunica quindi in modo chiaro e trasparente tutte le informazioni riguardanti il percorso psicologico che propone al paziente, che se le troverà opportune, dovrà fornire il proprio consenso informato. Le regole e il contratto terapeutico definito nei primi colloqui, possono comunque essere ridiscussi e modificati in qualsiasi momento nell'arco della terapia, non abbiate quindi paura di chiedere al terapeuta dei cambiamenti o degli ulteriori chiarimenti.


4 - Non deve “salvarvi”

"Avete trovato un buon terapeuta quando questi non si atteggia a guru, a salvatore, o a risolutore" afferma la collega dott.ssa Celia, "ma si pone semplicemente come una persona esperta dei meccanismi del funzionamento umano (psicologico e relazionale), in grado, con la vostra collaborazione, di modificare una condizione di disagio trasformandola in nuovo benessere". C'è qualche pseudo-professionista che vi promette miracoli? C'è chi vi vuole spiegare come dovreste pensare? C'è chi ha una soluzione pronta per voi? Non vi fidate!! Scappate lontano da chi, senza neanche avervi conosciuto, propone piani e strategie che risolveranno tutto. La psicologia è una scienza, si basa sui dati di ricerca delle neuroscienze e della neuropsicologia, non può esserci quindi la panacea che va bene per tutti, né tantomeno risposte e soluzioni per ogni problema.


5 - A quale prezzo?

Spesso il professionista viene scelto in funzione delle proprie disponibilità economiche e mai come in questo periodo il problema è prioritario. Tuttavia non bisogna accontentarsi, né affidarsi a pseudo-professionisti che non siano qualificati. Oltre alla possibilità di affidarsi al servizio pubblico (presso le ASL di competenza o centri convenzionati), vi sono numerosi studi privati che avviano percorsi con tariffe agevolate per persone con meno disponibilità economiche. Chiedi sempre al professionista, che saprà indicarti i percorsi e le tariffe più adatte al tuo caso!


6 - Non deve proporsi come amico o avere troppa confidenza

Ricordiamo che la professione di psicologo è una professione sanitaria, con un preciso Codice Deontologico di riferimento e regole da osservare. Uno psicologo che si pone come un amico, che non rispetta i confini e non mantiene un certo distacco professionale, che propone incontri o attività al di fuori dello studio (ad es. al bar o al cinema) va immediatamente allontanato. Se dovesse addirittura incorrere in comportamenti seduttivi, proponendo un contatto fisico o sessuale, va immediatamente segnalato all’Ordine degli Psicologi.


7 - Non deve controllare la vostra vita

Come abbiamo descritto all'interno dell'articolo precedente, lo psicologo non dà consigli, non porta avanti le proprie opinioni personali e non fornisce istruzioni per risolvere i problemi. Ancor meno tenta di assumere controllo sulla vostra vita, le vostre relazioni o le vostre scelte!! L’approccio che deve essere utilizzato in seduta è sicuramente quello della cooperazione, poiché insieme terapeuta e paziente devono costruire il percorso migliore per giungere al cambiamento e al miglioramento della situazione di sofferenza.


8 - Meglio un uomo o una donna?

Non vi è un consiglio definito per tutti. È bene rivolgersi ad un professionista con cui ci si sente a proprio agio. Non abbiate timore a proporre questo quesito direttamente al terapeuta, che saprà, in base alla vostra storia e ad alcune informazioni su di voi e sulle vostre necessità, indicarvi la via più giusta.


9 - Vicino o lontano?

Anche per la vicinanza dello studio del terapeuta non vi è un consiglio sempre valido. Si dimostra necessario valutare non solo la comodità ma anche altri aspetti che questa scelta può condizionare. Bisogna tener presente infatti che anche scegliere un terapeuta distante da casa può riservare innumerevoli vantaggi: il primo è che consente di avere una maggiore riservatezza; il secondo vantaggio, ancora più importante, è che cambiare paese, riservarsi una piccola fuga da un contesto che spesso contribuisce a mantenere le nostre difficoltà, può avere un effetto terapeutico consistente.



Per richiedere una consulenza o prenotare un vostro spazio utilizzate i contatti dello Studio Mind Lab: https://noemitaddio.wixsite.com/mindlab/contatti



Dott.ssa Noemi Taddio




BIBLIOGRAFIA

https://d.repubblica.it/argomenti/2013/01/08/news/psicoterapeuta_regole-1424746/

https://www.centrointerapia.it/scegliere-giusto-terapeuta/




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