top of page
Cerca
  • Immagine del redattoredott.ssa Noemi Taddio

8 principi (Zen) per vivere meglio

Ciò che cercherò di condividere con voi in questo articolo non è certo una novità. In diverse occasioni e in diversi modi, questi principi ci sono stati consigliati, detti... ma la verità è che non funzionano finché non scegliamo consapevolmente di metterli in pratica.


Proviamo a vedere quali sono questi principi e partiamo subito concretamente ad usarli per migliorare la vita di tutti i giorni!


1. La sofferenza è inevitabile, ma io posso fermarla

Lo dico spesso ai pazienti che mi portano la loro storia, la sofferenza nella nostra vita è inevitabile.

Pensiamo già solo al dolore che ha avuto nostra madre durante il parto! Pensiamo inoltre alle malattie o agli eventi dolorosi che incontriamo nella crescita, chi non ha vissuto un fallimento, una caduta, una delusione, una perdita...

Eppure non siamo destinati a soffrire! Certo l'evento in sé, la ferita, il danno, è doloroso ma come decidiamo di affrontarlo, la costruzione del senso e del significato che diamo a quello stesso evento è una scelta fatta da noi.

Più ci troviamo, nel vivere un evento doloroso, in armonia e in pace con noi stessi e meno quella sofferenza si trasformerà in dolore distruttivo. Spesso non è neanche l'evento in sé a provocarci una sofferenza, ma le conseguenze che scegliamo di agire: arrabbiarci, desiderare vendetta, provocarci sensi di colpa, giudicarci ecc.


Iniziamo a cambiare questa prospettiva: iniziamo a considerare la sofferenza come una parte accettabile e non pericolosa per il nostro essere, cominciamo a lasciarla arrivare e a prendercene cura, in pace con noi stessi e con il mondo.





2. Vivi semplicemente

Questo principio diviene ancor più valido se pensiamo a quanto è diventata complessa la nostra vita! Fin da piccoli scopriamo l'importanza del possedere (oggetti), del vivere appieno le nostre giornate (siamo sommersi di attività, cose da fare), del prevalere, del vincere all'interno delle competizioni, di fare carriera, di essere i primi ecc.


Tutto questo non fa che allontanare il focus dalle cose veramente importanti del nostro essere e della nostra esistenza. Dobbiamo imparare a recuperare quella semplicità che ci riporti in contatto con i dettagli, con il respiro, con la bellezza di ciò che abbiamo, della fatica che dobbiamo fare, ma anche con il vuoto, lo spazio ed il tempo.

Spesso riteniamo che per migliorare la nostra vita sia necessario "aggiungere": comprare oggetti, aggiungere conoscenze, aumentare le relazioni, allargare i nostri confini, superare i nostri limiti.

Non ci rendiamo conto che dovremmo fare l'esatto opposto: "togliere". L'eliminazione di aspettative, di oggetti, di routine, di comportamenti, di relazioni inutili, di rumore, è un'operazione molto potente.


Sicuramente non significa che dovremmo essere dei pigroni sempre pronti a trovare scuse per non vivere! Ci va equilibrio e un modo per raggiungerlo è provare a dirsi queste parole:


"Non ho troppi obiettivi o troppe cose nella mia lista di cose da fare. Quelli che mi sono posto sono essenziali, rappresentano ciò che voglio veramente e ogni giorno mi eserciterò per avvicinarmici. Allo stesso tempo, però, mi consento di fermarmi anche io, ogni tanto mi guardo intorno e ringrazio per l'abbondanza che già vivo."


3. Impara a lasciare andare

Quante volte ci troviamo impigliati in relazioni che sappiamo non essere positive? Quante volte ci accorgiamo di avere pessime abitudini alimentari e non riuscire a lasciarle andare? Quante volte ci aggrappiamo ad un pensiero, una sensazione, che per quanto ci faccia male almeno è a noi conosciuta?


Dobbiamo imparare quindi a lasciare andare. Cominciamo dal conoscerci meglio: notiamo i pensieri che più spesso accompagnano le nostre giornate, ce ne sono di ricorrenti? Aggiungiamo lo sguardo attento e curioso verso le nostre sensazioni e le nostre emozioni: come mi sento appena sveglio? Che cosa provo nell'andare al lavoro, nel vivere le mie giornate, nel vedere quella persona?


Una volta spostata la nostra attenzione su questi aspetti interni, posso cominciare a lasciare andare qualcosa... una sensazione di responsabilità, un fallimento, una incomprensione. A partire dalle cose più semplici, si scoprirà presto che lasciare andare ciò che ci appesantisce ci consente di vivere leggeri tutte le esperienze.



4. Vivi nel presente

Chi non ha mai sentito questa frase? Sembra banale eppure è proprio così: vivere giorno per giorno migliora la vita!

Ma come metterlo in pratica?


Dal punto di vista psicologico, il nostro cervello (la parte più recente che solo noi esseri umani abbiamo, la Neocorteccia) è programmato per spostarci continuamente tra passato e futuro. Questo movimento ci consente di usufruire dell'esperienza per prevedere e affrontare la vita di tutti giorni e tutte le situazioni che essa ci mette davanti.

Con i ritmi di vita che ci troviamo a vivere, questo movimento è diventato sempre più frenetico! Il nostro pensiero si perde quindi tra mille considerazioni, preoccupazioni, liste di cose da fare, appuntamenti, obblighi e tante altre cianfrusaglie!


Dobbiamo essere bravi a rallentare, a spostare la nostra attenzione su cosa stiamo vivendo qui ed ora. Come si fa? Ancorandoci al nostro corpo. Le nostre sensazioni corporee, sperimentare attraverso i cinque sensi, sono presenti, immediate, qui ed ora.

Proviamo a cominciare questo esercizio: esploriamo uno per volta i cinque sensi *, mentre svolgiamo anche semplici attività quotidiane e riscopriamo il meraviglioso mondo che ci sta passando di fronte e che non riusciamo a cogliere!


*[es. avete mai notato quanto pesa una forchetta? Che cosa succede alla mia bocca, al mio stomaco, al mio viso, quando ho davanti un piatto fumante di spaghetti e sto aspettando di addentarlo? Avete mai notato cosa succede se annuso il boccone prima di infilarlo in bocca? Avete notato quanto è caldo, consistente, scricchiolante il morso?]






5. Non costruirti prigioni

Quante volte ci giudichiamo per aver sbagliato qualcosa? Quante volte ci sentiamo in colpa nei confronti delle persone che ci stanno intorno perché non le trattiamo nel modo giusto? Quante volte pensiamo di non meritare di essere felici e sereni?


Queste sensazioni: il giudizio, la colpa, la rabbia, il rimpianto, sono scelte che facciamo noi e che dobbiamo imparare a lasciare andare.


"Non sarai punito per la tua rabbia, sarai punito dalla tua rabbia. " (Buddha)

Invece che goderci la vita, anche nelle sue sfumature meno precise, nei suoi angoli bui, nelle sue mancanze, cerchiamo di costruirla e di farla apparire "giusta", secondo dettami che arrivano dall'esterno. La perfezione è un'illusione. E perseguirla non fa altro che farci sentire frustrati e sbagliati ogni momento!

Quindi accetta il fatto che hai fatto delle cose sbagliate e probabilmente ne farai altre in futuro anche se fai del tuo meglio. Va bene così. Lascialo andare, liberati dalla negatività, dall'imbarazzo e dal senso di colpa.


6. Niente è permanente

Spesso quando stiamo attraversando un momento difficile, abbiamo la percezione che non avrà mai fine! Ci sentiamo sopraffatti da questa onda di emozione e ci sembra di non poterne uscire!


In realtà non è così, in questa vita non c'è nulla di permanente. Tutto cambia, cresce, di modifica, addirittura le nostre sensazioni, i nostri pensieri, il nostro essere in tutte le sue cellule!

Aprirsi al cambiamento, a questa fluidità della nostra essenza, ci fa sentire subito meglio!


Ma nella pratica, come possiamo utilizzare questo principio?

Sempre a partire dalle piccole cose. Iniziamo a guardarci intorno, iniziamo ad esplorare tutti quei dettagli che nella vita forsennata ci perdiamo! Fermiamoci.

Scendendo dal treno c'è una fresca brezza autunnale? Siediti un attimo su una panchina, lascia che ti raggiunga, lascia che ti evochi dei ricordi, gustala sulla punta della lingua, scopri come ti scompiglia i capelli...

Ti accorgi che quella persona è un po' invadente, che ti sta raccontando qualcosa di cui non ti interessa? Sei in coda al supermercato e la vecchietta di fronte è lenta a caricare il carrello? C'è un caro vecchio conoscente che vuole chiacchierare ma tu non hai voglia di ascoltarlo? Prova a dirti questo: questa persona non sarà qui a lungo.

Forse questa è un'occasione, per quanto banale, da non perdere. Forse è un momento, una sensazione di pazienza, di calma, che possiamo concedere.



7. Tutto è già perfetto

Quante volte ci soffermiamo sull'unica nota storta della giornata? Quante volte impegniamo tutte le nostre energie perché la giornata scorra liscia e vada come vorremmo e a sera tardi ci troviamo a pensare a tutto quello che avremmo potuto dire o fare? Quante volte lasciamo rovinare un momento da un pensiero spiacevole che arriva?


Molto spesso valutiamo le nostre esperienze non tanto per quello che sono state, ma secondo le nostre aspettative, o sulle aspettative degli altri. Non riusciamo a gustarci le emozioni che ci arrivano, perché avremmo voluto che le cose andassero diversamente. Gli imprevisti scombussolano la nostra pazienza, improvvisamente ci troviamo in un circolo vizioso di pensieri e reazioni che vanno sempre peggiorando.


Impariamo quindi ad accorgerci di tutto quello che abbiamo vissuto, di tutto quello che abbiamo intorno a noi, e rendiamoci conto che è perfetto così com'è.

Pratichiamo la consapevolezza! Portiamo la nostra attenzione benevola su tutto ciò che ci circonda e lasciamo arrivare e godiamoci la sensazione che ci pervade: una sensazione di calore, gratitudine, stupore e meraviglia!

Accettiamo le nostre emozioni, sia quelle di segno positivo sia quelle di segno negativo, impariamo ad accogliere le nostre debolezze e le imperfezioni che accompagnano la nostra vita, immergiamoci nei dettagli, nelle piccole sfumature, prendiamo energia dagli imprevisti, dalle sfide. Non pensiamo dunque a raggiungere la meta, ma impariamo a goderci il cammino!




8. Sii gentile e perdona

La compassione è un altro elemento chiave per vivere meglio. L'atto di perdonare, di essere gentili, sia con se stessi che con gli altri, determina il modo in cui riusciamo a vivere la nostra quotidianità.


Metti a tacere l'uomo arrabbiato con amore. Fai tacere l'uomo malvagio con gentilezza. Metti a tacere l'avaro con generosità. Metti a tacere il bugiardo con la verità. (Buddha)

Quante volte rispondiamo con aggressività ad una persona che ci attacca? Quante volte ci lasciamo trasportare dall'invidia, dalla malvagità e diventiamo noi stessi così? Quante volte esce una rabbia distruttiva che allontana invece di chiarire?


Impariamo dunque a praticare la gentilezza, sia nei gesti quotidiani nei confronti degli altri, sia rivolta al nostro mondo interno, essendo più indulgenti con noi stessi. Cominceremo subito a sentirci meglio!

Un sorriso, un grazie, un piccolo complimento, un gesto cortese, immediatamente mi aprono verso l'altro e migliorano il mio umore! La compassione riguarda la comprensione degli altri, la consapevolezza di essere tutti uguali e connessi, la creazione di relazioni senza aspettarsi nulla dall'altra persona. Non dimentichiamoci infatti che la gentilezza e la compassione non sono messe in atto per un fine, per avere qualcosa in cambio o con l'aspettativa di reciprocità!

Se ad un sorriso non ne riceviamo uno in cambio, poco male. Avremo cercato di alleviare per quanto possibile le nebbie grigie di qualcun altro.



Cominciamo fin da subito a mettere in atto questi 8 principi per vivere meglio!


Dott.ssa Noemi Taddio

48 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page